Descrizione
E’ stato Alex Mejia, Direttore della Divisione Persone e Sviluppo Sociale di UNITAR, Istituto delle Nazioni Unite per la Formazione e la Ricerca, l’ospite d’onore della cerimonia d’inaugurazione della 95ª edizione della Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba che si è tenuta oggi, venerdì 10 ottobre, nel Teatro Sociale “G. Busca” di Alba.
L’evento, infatti, è stata l’occasione per siglare proprio sul palco, di fronte al pubblico, il Memorandum d’Intesa triennale tra UNITAR Istituto delle Nazioni Unite per la Formazione e la Ricerca ed Ente Fiera di Alba, il primo di questo tipo in Italia ad unire - nel nome della sostenibilità e dell’innovazione - le Nazioni Unite a un ente che organizza una manifestazione enogastronomica internazionale ormai quasi secolare e un territorio patrimonio dell’Umanità.
Non un mero atto formale, ma una visione condivisa: aprire un canale diretto di dialogo tra il territorio e le grandi sfide dell’umanità, dalla tutela della biodiversità alla sicurezza alimentare, dall’educazione delle nuove generazioni alla valorizzazione culturale. Il Memorandum, della durata di tre anni, troverà concreta attuazione attraverso un Protocollo Esecutivo, che tradurrà la cornice d’intesa in progetti, azioni e iniziative operative, a beneficio del territorio e della comunità nazionale e internazionale.
A introdurre la cerimonia in Teatro Sociale Stefano Mosca, Direttore dell’Ente Fiera di Alba. I primi a salire sul palco sono stati, come sempre, i profumati tartufi portati dalla Bela Trifolera dei Borghi, Beatrice Marengo, veri protagonisti dell’autunno albese la cui cerca è ufficialmente cominciata nella notte del 30 settembre mentre in città si celebrava il “Capodanno del Tartufo”.
I saluti istituzionali sono stati affidati a Caterina Pasini, Assessora Turismo, Cultura e Creative Cities Unesco della Città di Alba, Antonio Degiacomi, Presidente Centro Nazionale Studi Tartufo, Mariano Rabino, Presidente Ente Turismo Langhe Monferrato Roero.
Paolo Zangrillo, Ministro per la Pubblica Amministrazione della Repubblica Italiana, non ha potuto presenziare ma ha voluto essere presente con un video dove ha definito la Fiera albese “un evento unico al mondo, molto più di una vetrina internazionale, ma il racconto di un territorio, delle sue imprese, dei suoi artigiani, della sua comunità”, citando il tema fondamentale del rispetto della terra e dei prodotti e della sostenibilità, perché da questo dipende la sopravvivenza del Tartufo Bianco d’Alba, un percorso che non può prescindere dall’efficienza di una Pubblica amministrazione che sostenga la filiera.
Il tradizionale talk che inaugura la Fiera è stato guidato da Fernanda Roggero, giornalista de Il Sole 24 Ore. A confrontarsi Alberto Cirio, Presidente Regione Piemonte, Alberto Gatto, Sindaco di Alba, Axel Iberti, Presidente Ente Fiera di Alba, e Alex Mejia, Direttore della Divisione Persone e Sviluppo Sociale di UNITAR.
Il dibattito è partito dal racconto del territorio e del suo percorso che ha dato prestigio mondiale ad Alba e alle Langhe. Dal 2014 i Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato sono riconosciuti come Patrimonio Mondiale UNESCO e dal 2017 Alba è entrata nella rete delle Città Creative UNESCO per la Gastronomia; nel 2021 è quindi arrivata l’iscrizione della Cerca e cavatura del tartufo in Italia nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.
Ora, con UNITAR, questo capitale culturale e ambientale si arricchisce di una nuova dimensione globale, proiettando il Tartufo Bianco d’Alba e il suo ecosistema in una cornice di cooperazione internazionale e sviluppo sostenibile. Il Memorandum rafforza l’adesione ai Principi del Global Compact delle Nazioni Unite – diritti umani, lavoro, ambiente, lotta alla corruzione – trasformandoli in linee guida per l’intero ecosistema del tartufo. La Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba diventa così una piattaforma globale di dialogo e cooperazione, capace di valorizzare un territorio già patrimonio dell’umanità e di proiettarlo verso nuove forme di diplomazia culturale ed economica.
Ad annunciare la firma, avvenuta tra Alex Mejia e Axel Iberti, Julio Andrade, deputy Director della Divisione Persone e Sviluppo Sociale di UNITAR. Poi, dopo le foto di rito sul palco, il corteo accompagnato dalla Banda cittadina Ars et Labor, dalla Banda Stadtkapelle della città gemella Boblingen e dai musici e sbandieratori della Città di Alba, si è spostato nel cortile della Maddalena per il taglio del nastro al Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba da domani, sabato 11 settembre, ufficialmente aperto al pubblico ogni fine settimana con orario 9.30-19.30 fino all’8 dicembre. Tutte le informazioni sulla manifestazione su: www.fieradeltartufo.org
“Il tartufo bianco è il simbolo di questa comunità: noi, come Nazioni Unite, abbiamo bisogno di simboli positivi, di inclusione, di rispetto, di amore per la natura – dichiara Alex Mejia, Direttore della Divisione Persone e Sviluppo Sociale di UNITAR –. Ecco perché con questo Protocollo di Intesa riconosciamo pubblicamente l’unicità della Fiera internazionale del Tartufo bianco d’Alba e di chi la organizza, che ha ben chiaro il valore di rispettare la natura. Avete creato un modello di innovazione che vogliamo documentare e duplicare, esportando le best practice dell’Ente Fiera di Alba, della sua città e della sua comunità, perché pensiamo che questa possa essere un esempio per il resto del mondo”.
Il sindaco di Alba, Alberto Gatto, e l’assessora a Cultura, Turismo e Creative Cities Caterina Pasini: «La Fiera del Tartufo rappresenta l’anima di Alba e la forza di un territorio che, da quasi un secolo, sa unire tradizione e innovazione. Nata nel 1929 come iniziativa locale per valorizzare un prodotto straordinario e la comunità che lo custodisce, oggi la Fiera è diventata un punto di riferimento internazionale, simbolo di eccellenza, cultura e sostenibilità. La firma del protocollo con UNITAR segna un passaggio storico: da una manifestazione radicata nella nostra terra a un dialogo diretto con le Nazioni Unite sui temi dell’ambiente, dell’educazione e dello sviluppo sostenibile. È il riconoscimento del lavoro corale di una città che continua a fare da capofila, capace di ispirare con l’esempio e di proiettare nel mondo i valori di una comunità unita e consapevole delle proprie responsabilità verso il futuro».
«Quest’anno la Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba si arricchisce di un significato ancora più profondo. Alla forza di una tradizione d'eccellenza si aggiunge oggi la firma del protocollo con le Nazioni Unite, con l'Agenzia delle Nazioni Unite, l'UNITAR: un riconoscimento che rafforza la vocazione internazionale del Piemonte e ne valorizza il ruolo come modello di sostenibilità, responsabilità e della capacità di questo territorio di dialogare con il mondo. La Fiera è uno dei nostri eventi più importanti e si qualifica sempre di più come un laboratorio di futuro dove ambiente, economia, cultura e turismo si incontrano, dove la qualità diventa linguaggio universale. È l’immagine di un Piemonte orgoglioso delle proprie radici e capace di guardare lontano» dichiarano il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e gli assessori all'Agricoltura, Turismo e Cibo Paolo Bongioanni e alla Tartuficoltura, Marco Gallo.
«È la prima volta in tutta Italia che un ente territoriale diventa partner formale delle Nazioni Unite: un fatto più unico che raro, che non è frutto del caso – dichiara il presidente dell’Ente Fiera di Alba, Axel Iberti –. È frutto di un percorso che – passando per i vari riconoscimenti dell’UNESCO e attraverso la certificazione ISO 20121, che fissa uno standard internazionale per la gestione sostenibile degli eventi – ha portato la Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba a un cambio di paradigma. Sempre di più il Tartufo bianco d’Alba è inserito in una cornice di cooperazione internazionale e sviluppo sostenibile, puntando sulla Tutela dell’ambiente e della biodiversità, con l’ecosistema del tartufo come modello di equilibrio naturale; sull’Educazione e formazione delle nuove generazioni, per costruire competenze e responsabilità condivise; su Sicurezza alimentare e consumo responsabile, riconoscendo il cibo come diritto universale e patrimonio comune; su Cultura e patrimonio, con la Fiera del Tartufo Bianco d’Alba come ambasciatrice mondiale di sviluppo locale sostenibile».
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Ultimo aggiornamento: 10 ottobre 2025, 20:28