Ufficio della Pace
Ultima modifica 22 luglio 2023
L’ufficio della Pace nasce con l’intento di perseguire alcuni obiettivi fondamentali quali: favorire la conoscenza reciproca fra persone diverse per razza, cultura e religione, informare, educare alla solidarietà, diffondere la cultura della convivenza pacifica, promuovere la difesa civile, difendere i diritti umani fondamentali.
È coordinato da un Comitato di Gestione e le attività che porta avanti sono articolate in settori di intervento quali:
- la solidarietà internazionale
- l’attività di sensibilizzazione e formazione rivolta alla cittadinanza e agli amministratori
- l’educazione alla pace nelle scuole primarie e secondarie del territorio albese
Cooperazione internazionale
Nell’ambito della cooperazione internazionale, l’Ufficio della Pace di Alba concentra il proprio intervento in Bosnia-Erzegovina, sostenendo la nascita dell’Associazione “Ambasciata di Democrazia Locale A Zavidovici” dal 1996 ad oggi.
Alla base del progetto c'è l'iniziativa spontanea di un gruppo di pacifisti riuniti nel Coordinamento Bresciano Iniziative di Solidarietà che nel 1992, all'epoca della guerra in Bosnia Erzegovina,comincia a realizzare operazioni di soccorso e aiuto umanitario a favore della popolazione civile, e allo stesso tempo ad accogliere in Italia profughi e sfollati. In seguito alla tragedia del Maggio 1993, in cui perdono la vitaSergio Lana, Guido Puletti eFabio Moreni, volontari appartenenti ad un convoglio di aiuti umanitari diretto a Zavidovici, la motivazione a proseguire nella strada intrapresa si consolida definitivamente.
Negli anni, il progetto si allarga coinvolgendo oltre a Brescia, anche i territori di Alba e Cremona. Oggi, a seguito dell’inaugurazione di una Ambasciata di Democrazia Locale a Zavidovici, l'Associazione si configura come una struttura che vede al suo interno la collaborazione tra gruppi del volontariato e della società civile, ong, enti locali italiani ed europei ed organizzazioni internazionali (il Consiglio d'Europa).
I progetti realizzati a Zavidovici, e più in generale nel cantone di Zenica Doboj, abbracciano diversi settori: la formazione, lo sviluppo economico locale, la sanità, l’informazione, la protezione dei diritti umani, la protezione ambientale, l’animazione socio-culturale.
Il punto qualificante è la metodologia d’intervento, che, ispirandosi ai principi della cooperazione comunitaria, prevede il coinvolgimento attivo delle comunità locali italiane e bosniache nell’attivazione di relazioni e canali di scambio per la realizzazione di iniziative, progetti e attività da cui i due contesti traggono mutuo beneficio, secondo una logica di reciprocità e di sviluppo sostenibile.
Informazione e Sensibilizzazione
L’Ufficio della Pace nasce con l’intenzione di promuovere sul territorio albese una cultura di convivenza pacifica e non-violenta. Destinatari di questa azione sono tutti i cittadini verso i quali sono state rivolte numerose iniziative di sensibilizzazione volte a:
- favorire la reciproca conoscenza e rispettosa convivenza fra persone diverse per razza, religione, cultura, interessi, appartenenza politica- diffondere la cultura della non-violenza
- creare solidarietà attiva nei confronti di persone, gruppi o popoli che siano vittima di discriminazione o violenza
- creare e sperimentare strumenti e azioni per la risoluzione non-violenta dei conflitti
- diffondere la conoscenza e il rispetto dei diritti umani
- promuovere la riflessione su stili di vita alternativi e favorirne la sperimentazione, alla luce dei conflitti talora originati dall’attuale modello di sviluppo
Questi obiettivi sono stati perseguiti nel corso degli anni percorrendo strade diverse e coinvolgendo la cittadinanza attraverso iniziative pubbliche quali:
- l’organizzazione e gestione di convegni e serate di approfondimento sui temi dei diritti umani, della risoluzione non-violenta dei conflitti, dello sviluppo economico sostenibile
- la promozione di incontri con intellettuali, scrittori e cittadini che abbiano affrontato nel, corso delle proprie attività, tematiche rilevanti per l’Ufficio della Pace
- l’organizzazione di manifestazioni contro le guerre, più volte promosse nel corso degli anni
- l’adesione alla Marcia per la Pace Perugia-Assisi, promossa dalla Tavola della Pace di Perugia
- il supporto a gruppi giovanili informali nella realizzazione di progetti culturali nell’ambito del Programma Gioventù dell’Unione Europea
La scuola come risorsa
L’Educazione alla Pace nelle scuole è sempre stata considerata come uno dei principali obiettivi dell’Ufficio della Pace. Alla base di questo impegno c’è la convinzione che la “pace” sia uno stile di vita a cui allenarsi a partire dalle relazioni con la propria famiglia e il proprio spazio di vita quotidiana, per poi estendersi alla partecipazione democratica e all’impegno civile.
I metodi educativi utilizzati nei percorsi si rifanno sul principio proprio dell’educazione non-formale che vede nella partecipazione e nello scambio reciproco tra operatori e partecipanti lo strumento privilegiato della relazione educativa.
In quest’ottica, gli interventi proposti alle scuole primarie e secondarie del territorio sono stati numerosi e diversi.
Scuole dell'infanzia
I bambini delle scuole materne del territorio sono destinatari di percorsi introduttivi ad alcuni temi chiave dell’educazione alla pace quali la cooperazione, il conflitto, la diversità e la fiducia.
Scuole primarie
Nell’attività con le classi elementari sono individuati come centrali il tema del conflitto e del benessere emotivo degli allievi.
Nel corso degli anni sono stati quindi attivati percorsi di diversa natura orientati a promuovere una cultura della cooperazione, della pro-socialità e a promuovere, all’interno della scuola, un clima utile alla gestione positiva dei conflitti che i bambini sperimentano quotidianamente con compagni, amici ed insegnanti. Al fine di integrare gli interventi realizzati con l’attività didattica ed educativa svolta a scuola e in famiglia, nella maggior parte dei casi le iniziative proposte hanno visto il coinvolgimento anche di insegnanti e genitori.
Scuole secondarie di primo e secondo grado
Le proposte rivolte agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado intendono offrire ai ragazzi occasioni di approfondimento di tematiche complesse relative al contesto sociale, politico ed economico nazionale ed internazionale. Gli argomenti trattati nei percorsi proposti spaziano dalla relazione quotidiana tra culture diverse, sperimentata direttamente in classe nella relazione con i compagni, all’analisi di realtà distanti come il conflitto israelo-palestinese e le condizioni di vita nei Paesi del Sud del Mondo.
Obiettivo principale è creare le condizioni per un’analisi critica del contesto locale ed internazionale e promuovere forme di impegno e protagonismo giovanile.
Da alcuni anni viene proposto agli studenti degli Istituti Supeiori albesi l'opportunità di effettuare un viaggio per visitare i campi di concentramento nazisti. Dal 21 ale 25 aprile 2022 oltre 250 studenti albesi hanno avuto l'opportunità di partecipare al "Progetto Mauthausen 2022".
Clicca sull'immagine per scaricare "Promemoria Mauthausen si racconta": una raccolta di riflessioni scritte dai ragazzi che hanno partecipato al progetto.
Clicca sull'immagine per visualizzare il video realizzato durante l'esperienza "Promemoria Mauthausen 2022".